08 Dicembre 2024
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STORIA E STATUTO DELLA MISERICORDIA

STORIA
La “Misericordia” nasce a Firenze, nel 1244, come iniziativa di cristiani laici che desideravano testimoniare la loro fede nell’esercizio delle opere di Misericordia. L’amore verso Dio trova così la sua espressione più vera nell’amore verso il prossimo e nel servizio al povero, all’ammalato, al bisognoso di aiuto. E’ interessante notare come, proprio a Firenze, la Confraternita di Misericordia abbia la sua sede, da sempre, a fianco della Cattedrale, in piazza del Duomo.
Altre città toscane seguono l’esempio di Firenze e nel 1911 nasce la Misericordia al Pinocchio, si Pinocchio, perché in quegli anni San Miniato Basso si chiamava ancora Pinocchio, o meglio, Ponte al Pinocchio.

La parrocchia era indicata come Prioria dei Santi Stefano e Martino e contava circa 1400 abitanti, la maggioranza delle persone lavorava nell’agricoltura a mezzadria, c’erano anche possedenti terrieri. La stazione ferroviaria dava lavoro a operai e impiegati, iniziavano attività commerciali e artigianali. Don Pio Sestini, 49 anni, nativo di Marti, ma da 17 anni priore al Pinocchio, si distingueva per zelo pastorale, generosità verso i poveri e cultura. Fu senz’altro lui a tenere a battesimo la nuova Misericordia anche se agì con molta discrezione, occupando sempre il suo ruolo di guida spirituale.

Il 10 luglio 1911 un “Comitato provvisorio” composto da otto persone quasi tutte poco più che ventenni, diramò un invito dattilo-scritto in cui si prospettava l’istituzione della Confraternita di Misericordia del Pinocchio e si invitava la popolazione ad una riunione fissata per la domenica 16 luglio presso la sede della Misericordia stessa. Facevano parte del “Comitato provvisorio”, Michele Badalassi, (1889-1961) 22 anni, studente di giurisprudenza, di famiglia benestante, abitante all’Ontraino, Alfredo Conti, 24anni, direttore dell’Ufficio Postale della Stazione; Natale Gucci, 62 anni, nobile, abitante all’Ontraino, Eliseo Cicali, 41 anni, fottore di Scaletta, Corineo Toncelli, 21 anni, impiegato delle ferrovie; Duilio Spagli, 23 anni negoziante al Pinocchio, Settimo Serafini, 25 anni commerciante, Livio Ulivelli, 24 anni anche lui gestore di un negozio.

In seguito furono eletti 30 fratelli chiamati a formare il Consiglio Generale che il 3 agosto 1911 si riunì, presso una sala della Società Cooperativa, per eleggere il Magistrato che doveva guidare i primi anni di vita della nuova istituzione. Era presente don Pio Sestini, presiedeva il Consiglio generale Michele Badalassi e sarà proprio lui ad essere eletto primo Governatore della Misericordia del Pinocchio. Alfredo Conti fu eletto vice Governatore, Duilio Spagli, provveditore, Livio Ulivello, tesoriere, Corineo Toncelli, computista, Venturi Venturino, cancelliere e Fernando Buoncristiani vice cancelliere.

Con lo scoppio del primo conflitto mondiale le iniziative e le attività della Misericordia subirono una battuta d’arresto, tanto che anche i verbali si interrompono e riprenderanno soltanto nel 1919.

La coppia Badalassi Conti, Governatore e vice Governatore della Misericordia del Pinocchio, non solo ha fondato e animato questa associazione di carità, ma ha preso anche l’iniziativa nel dare un nuovo nome al paese e nel chiedere al Vescovo di elevare la Prioria dei Santi Stefano e Martino al titolo di Propositura. Così nel 1924 il Comune di San Miniato delibera che Pinocchio, Casenuove, Ontraino si possono costituire in un'unica borgata denominata “San Miniato Basso”, grazie alle condizioni topografiche, economiche e morali delle tre borgate. Nello stesso anno muore don Pio Sestini a soli 62 anni.

Il Governatore Michele Badalassi ricopre un ruolo fondamentale alla guida della Misericordia dalla sua nascita fino al 1932.

Il successore è Giuseppe Montanelli, Governatore dal 1933 fino al 1950. Nel 1935 il Magistrato guidato da Montanelli acquista la prima autoambulanza moderna e confortevole grazie alle offerte donate dai fratelli e dalla popolazione.

Anche con la seconda guerra mondiale si fermano le varie iniziative e la Confraternita di Misericordia riprense la sua attività solo nel 1945 sempre con il Governatore Giuseppe Montanelli.

Il Dott. Gino Bianucci sarà Governatore dal 1950 al 1960 e con lui, nel 1956 viene acquistata una nuova autoambulanza tipo 1100/103 del valore di lire 1.750.000 dopo aver venduto la vecchia ambulanza, una Fiat 521.

Seguirà come Governatore il Cav. Mario Carli dal 1960 fino al 1968 con la sua morte e il nuovo proposto Canonico è Nello Micheletti.

Giovacchino Mancini (1905-1998), già presente nel Magistrato negli anni precedenti, diventa Governatore dal 1968 fino al 1973 per poi riprendere la guida della Misericordia dal 1983. Nel 1969 per volontà e su proposta dei consiglieri Dott. Claudio Gagliardi, Filiberto Lami e don Vinicio Vivaldi nasce il gruppo donatori di sangue “Fratres” della Misericordia di San Miniato Basso.

Dal 1974 il Governatore della Misericordia sarà Giovanni Pacciani (1922-2000), che ne resterà alla guida fino 1978 costretto a dimettersi per motivi di salute.

Umberto Ulivieri ricopre la figura di Governatore dal 1978 al 1983 col ritorno di Giovacchino Mancini.

Il governatore Giovacchino Mancini già nel precedente mandato si era distinto alla guida del Magistrato per il moltiplicarsi degli impegni, tanto da sviluppare notevolmente le attività della Misericordia. Così si avverte la necessità di una nuova sede adeguata all’aumento delle attività, ma al momento si propone di costruire un garage prefabbricato, per l’ambulanza e il carro funebre, liberando gli spazi per la realizzazione di due nuovi ambulatori medici. Nel 1998 si fa concreto un progetto per la costruzione di una nuova sede per ospitare sede sociale, garage, cappella mortuaria, locali per i Volontari e servizi. Nel 1991 la Misericordia compra il terreno dal Comune di San Miniato e viene fatto il progetto che porterà all’inizio dei lavori. Il 12 gennaio 1997 viene inaugurato il primo lotto della nuova sede con il taglio del nastro dal Governatore onorario Giovacchino Mancini e con il 13 gennaio 2002 avviene il taglio del nastro del secondo lotto da parte di Paola e Alessandro Mancini.

Igino Mancini succede al padre alla guida della Misericordia dal 1992 fino ai giorni della sua morte, 4 settembre 2001.

Franco Giorgi prende la guida della Misericordia da Vice Governatore, con la morte del Governatore Igino Mancini e, a seguito di elezioni, diventa Governatore fino al 2012 quando si dimette. La sua presenza all’interno del Consiglio si è fatta sempre notare a fianco dei Governatori Giovacchino e Igino Mancini, ma anche successivamente per le sue buone iniziative che hanno contribuito a far diventare importante la Misericordia per la popolazione.

Il successore alla guida della Misericordia fino ai giorni nostri è il Governatore Alessandro Mancini, figlio e nipote dei precedenti Governatori, che ha progettato il terzo lotto, incaricato dall’ex Governatore Franco Giorgi. Oggi ,con l’attuale Consiglio della Misericordia, è in corso la costruzione del prefabbricato destinato ad ampliare ancora di più i servizi offerti dalla Misericordia alla popolazione.

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